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mercoledì 25 gennaio 2012

Gettata in cemento armato -Mt 7,21.24-27




VANGELO (Mt 7,21.24-27) Chi fa la volontà del Padre mio, entrerà nel regno dei cieli.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

Parola del Signore


Questo Vangelo ci viene offerto nel Tempo di Avvento che non è tanto TEMPO di ATTESA, nel senso che il Natale ha preceduto di molto questa pratica, infatti il Natale è molto più antico. E’ sicuramente un tempo propedeutico che la Chiesa ci dà per fare un cammino. Ma questo tempo potrebbe essere chiamato piuttosto, secondo il Vangelo di oggi, TEMPO DELLA COSTRUZIONE. Si costruisce sulla Pietra Angolare che è Cristo, si costruisce la grande gettata in cemento armato, per fare delle fondamenta molto solide alla casa. Quindi è un’attesa celebrando Cristo presente nella sua realtà.


Perciò è un celebrare tutte le possibilità di bene che Dio ci offre per poter vivere appieno la nostra vita. Allora facciamo attenzione: è un tempo da prendere al volo: non facciamoci sfuggire le occasioni, le possibilità di bene che ci vengono offerte oggi. E’ il tempo di Dio quindi è il tempo opportuno da prendere al volo, perché non è mai domani il bene da fare. Il bene da fare è sempre oggi.

Altrimenti ieri il Vangelo ci diceva che si può andare in ‘crisi’ senza di Lui; oggi ci dice la stessa cosa se manchiamo di fondamento.


Il Fondamento si costruisce un po’ alla volta cercando di verificare sempre il senso della mia esistenza. E non sono parole retoriche perché chi di noi non ha passato dei momenti in cui deve ricapitolare a se stesso la sua esistenza: qual è la cosa più importante della mia vita?

Bene, su questa "opzione fondamentale" io impegno la mia fedeltà. Così si cresce e si diventa adulti nella fede, cercando di confermare le scelte di vita, nel mio oggi quotidiano. Esse mi porteranno a Colui che è l’Autore della Vita. Posso costruire vita ogni giorno, orme di dono e di salvezza attorno a me finchè arriviamo a Betlemme, da Colui che è la vita.

Cari saluti. Sr. Ivana

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