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mercoledì 25 gennaio 2012

Tu sei il Figlio di Dio!-Mc 3,7-12

+ Dal Vangelo secondo Marco (Mc 3,7-12)



Gli spiriti impuri gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.


In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidòne, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui.
Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo.
Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.

Parola del Signore

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Marco continua a ritmare la sua ‘catechesi’ ai suoi interlocutori essenzialmente di origine pagana. E’ interessante che con molti dei suoi discepoli si ritirò verso il mare.

Dalla Giudea e da Gerusalemme andò da lui una grande folla dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidòne.

Sono tutte città pagane! Nel tempio sacro di Gerusalemme si potrebbe dire che “ha fatto un mezzo fallimento” tanto che stanno complottando di Lui. Da parte invece delle città pagane, dei luoghi limitrofi, qualcosa sta succedendo. L’annuncio è accolto non nel cuore di Gerusalemme avvinghiata al suo ‘potere’ sia pur religioso, ma in questa periferia che sente il bisogno dell’annuncio di misericordia del Signore perché sente una Parola che è veramente diversa, che presenta il vero Volto del Padre. Queste comunità pagane sono le prime che dimostrano sensibilità all’annuncio evangelico di Gesù.

Interessante il riferimento alla barca che nel linguaggio di Marco è sempre un po’ l’emblema della ‘chiesa’, della nuova comunità dove lui si sta impegnando a portare l’annuncio evangelico; i discepoli sono invitati, chiamati a salire su questa ‘barca’ perché comincino ad essere imitatori di quanto il Maestro aveva insegnato.

Colpisce ancora, in questi tratti di Marco, che: “Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!” Non si tratta dei ‘demonietti’ come noi ce li rappresentiamo, in questo caso sono tutte le persone che Gesù, col suo messaggio, ha liberato. Cioè sono persone che sono riuscite a fare il grande salto dalla legge mosaica alla legge dell’amore. Infatti questi ‘demonietti’ cosa dicono?

Tu sei il figlio di Dio!”hanno riconosciuto il grande messaggio. Persone liberate dalla schiavitù ( ecco il senso dell’impurità) che diventano capaci di riconoscere il Volto di Cristo. Egli è il Figlio di Dio - non è più detto il figlio di David - sono persone che hanno capito l’agire diverso di Gesù.

Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse. Qui ci si riferisce al cosiddetto “segreto messianico” che, negli studi teologoci che si stanno facendo, chiede di essere denominato forse in altra maniera perché sia più esplicito quanto significa: si tratta dello svelamento del Suo mistero, insito nella Sua Persona, che procede per gradi. Dio si svela a chi ha il cuore disposto ad accoglierlo. Anche a noi che ogni giorno attingiamo alla Sua Parola e piano piano ci impegniamo a migliorare noi stessi, ad assumere un atteggiamento e comportamento come il Suo che rivela l’agire del Padre, atteggiamenti e sentimenti di compassione, di misericordia e di bontà che il Signore ci ha lasciato come patrimonio del suo cammino in mezzo a noi: ecco i miracoli, ecco i segni, ecco i gesti Suoi.

Cari saluti. Sr. Ivana

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