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mercoledì 25 gennaio 2012

L’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro.Gv 20,2-8



+ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 20,2-8)

L’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro.

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala corse e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.

Parola del Signore


E’ un testo pasquale che ci propone il Tempo liturgico del Natale. Le nostre chiese sorelle orientali chiamano il Natale ‘pasqua del natale di nostro Signore’ e nelle loro icone della natività rappresentano la culla come un sepolcro e le fasce bianche che avvolgono Gesù: tutti simboli della resurrezione già presenti nella natività. Infatti è la Pasqua che illunina anche l’evento del Natale.





Il primo giorno della settimana, è detto nel testo evangelico, cioè siamo nel mattino della domenica di Pasqua e l’evangelista Giovanni fa una differenza tra Maria, la Madre di Gesù e Maria di Magdala.

La Madre di Gesù nei testi di Giovanni appare sotto la croce e poi non se ne parla più, perché ormai Lei segue il Vivente, che ha donato il suo Spirito; ‘emise lo spirito’ significa appunto non la morte ma il dono della vita alla sua Chiesa.


Invece Maria di Magdala è ancora in cerca di un cadavere, di un morto per imbalsamarlo, di mettere gli unguenti d’uso alla salma di Gesù.


Il Signore che seguo è veramente il Vivente, è colui che dà vita alla mia esistenza? che dà vita alla mia storia, così com'è?


Se il Natale è un evento che dà forza alla mia vita, allora lo sto vivendo. Le letture dell'Avvento alcune volte parlavano di 'ricuperare le forze', 'ridare forza allo sfiduciato'.


Allora l'augurio che ancora ci scambiamo, mentre leggiamo queste cose di Dio, è che la Vergine Santa ci aiuti a vivere questo Tempo di Natale con tutta la forza e la luce che illumina la nostra esistenza.

Cari saluti. Sr. Ivana

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