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mercoledì 25 gennaio 2012

Mi apri una strada



La tua Parola, che sta nel principio, radice di ogni intelligenza, la stessa Parola che si è fatta carne, o Padre, sia la nostra unica Legge lungo il cammino: rendici aperti al suo misterioso splendore quale luce di tutti gli esseri, attenti al suo agire incessante nelle vicende della nostra storia e in ogni singolo uomo
che sia assetato di verità, di libertà
e di giustizia.
Davide Maria Turoldo 

La nascita della voce


«Giovanni sembra posto nel mezzo, quasi limite dei due Testamenti, dell'Antico e del Nuovo. Quello che ho detto, che in certo modo è il limite, lo afferma lo stesso Signore dicendo: «La Legge e i Profeti fino a Giovanni» (Lc 16,16). Impersona così l'Antico e annuncia il Nuovo. [...] La lingua di Zaccaria si scioglie perché nasce la voce; infatti a Giovanni che ormai annunziava il Signore, è chiesto: «Tu chi sei?» ed egli rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto» (Gv 1,22-23). Giovanni era la voce, il Signore, invece, «in principio era la Parola» (Gv 1,1); Giovanni voce nel tempo, Cristo in principio Parola eterna. Togli la parola; che cos'è la voce? Se non ha nulla di comprensibile è soltanto rumore. La voce senza la parola colpisce l'orecchio, ma non edifica il cuore [...] E poiché è difficile distinguere la parola dalla voce, anche Giovanni fu creduto Cristo. La voce fu creduta parola, ma la voce confessò chi era per non recar danno alla Parola. Disse: «Io non sono il Cristo, né Elia, ne un profeta» (Gv 1,20-22). Gli fu chiesto: «Dunque chi sei?». Disse: «Io sono la voce di uno che grida nel deserto: preparate la via al Signore» (Gv 1,23). «Voce di uno che grida nel deserto», voce di uno che spezza il silenzio. «Preparate la via al Signore»; è come se dicesse: «Per questo grido, per introdurre lui, [il Signore,] nel cuore, ma non accetta di venire laddove io voglio farlo entrare se non gli preparate una via». Che cosa vuol dire «preparate la via», se non: «innalzate suppliche degne?». Che cosa vuol dire «preparate la via», se non «siate umili nei vostri pensieri?». Da lui stesso prendete esempio di umiltà. È ritenuto il Cristo, dice di non essere ciò che è creduto e non sfrutta l'errore altrui per la propria gloria [...] Si umiliò, vide dove stava la sua salvezza: comprese di essere una lampada ed ebbe timore perché non venisse spenta dal vento della superbia».

(AGOSTINO, Discorso 293, 2-3, in Opere di Sant'Agostino, Discorsi 5, pp. 224-226).


Preghiera


Mi sorprende anche quest'anno la tua promessa, Signore: mentre sono in cammino con la Chiesa, per prepararmi al Natale, sentire che sei tu ad aprirmi una strada per la conversione.

Mi apri una strada raggiungendomi con la tua Parola: mentre io la ascolto spesso stancamente e senza entusiasmo, tu mi ricordi che l'incontro con essa è più forte della potenza degli imperi e dei grandi di questo mondo e che trasforma anche la mia vita in storia di salvezza. Insegnami ad ascoltare, insegnami il silenzio.

Mi apri una strada promettendo di abbattere monti e colmare valli. Se non fosse perché lo dici tu, sarei tentato di pensare che si tratti per me di una battaglia persa in partenza: che io non smetta, Signore, di lottare contro le montagne dell'orgoglio, dell'ira, dei vizi e non mi spaventi per le lacune della mia risposta poco generosa.

Mi apri una strada indicandomi i tanti deserti che trovo intorno a me e gli spazi vuoti che la nostra carità non sa mai colmare: che io possa, Signore, fare la mia parte, senza scoraggiarmi per il tanto che non posso e non so fare.

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